La Formazione a Distanza (FaD) ha oltre un secolo di storia ma ancora oggi viene vista con una certa diffidenza o, comunque, tende ad essere considerata una forma di didattica “di serie B”, rispetto a quella tradizionale.
Tuttavia questa prospettiva non tiene conto in modo adeguato del fatto che la FaD, la formazione in rete di terza generazione, differisce sostanzialmente dalla didattica tradizionale, faccia a faccia.
Inoltre, le due forme di insegnamento non si escludono necessariamente a vicenda, ma possono trovare una proficua integrazione dando luogo ad un modello di educazione innovativo.
Per poter far comprendere i vantaggi che la FaD offre, è necessario non solo fornire un supporto tecnologicamente avanzato ed efficiente, ma anche diffondere una vera e propria cultura dell’e-learning. Per rendere ciò possibile, all’interno dell’associazione Formando abbiamo creato delle figure professionali in grado di indirizzare in modo corretto gli interessati verso il corso che maggiormente risponde alle vostre esigenze.
Nonostante gli innegabili vantaggi attribuiti alla FaD, è importante considerare che non tutti i contenuti sono adatti per essere affrontati in un corso a distanza, così come, in alcune circostanze, può diventare un approccio palesemente anti-economico. Allo stesso modo, non tutti gli allievi sono indicati per un corso interamente a distanza.
D’altra parte, l’alternanza di momenti di formazione a distanza con quelli tradizionali, faccia a faccia, all’interno di un corso può costituire un valore aggiunto per la formazione, nel suo complesso, che va ben oltre la somma dei vantaggi derivanti dai singoli approcci.
I nostri docenti saranno in grado di sostenere il discente non solo trasmettendo le risorse materiali, ma anche offrendogli un sostegno emotivo costante, il cosiddetto “scaffolding” (dal termine inglese scaffold = impalcatura, si riferisce ad un processo in cui gli insegnanti offrono il loro supporto agli studenti nella risoluzione dei problemi). Da ciò si deduce l’importanza del fattore umano anche, e soprattutto, nella formazione in rete. Sbaglia, quindi, chi pensa che la rete veicoli una forma di apprendimento fredda, distante, scarsamente interattiva, anzi, è verosimile poter afferrare esattamente il contrario.
Negli Usa, nel 1998, oltre il 50% della spesa per la formazione in aziende pubbliche e private è stato destinato ad esperienze formative basate sulle nuove tecnologie. In questo senso, sembra che ci siano buone prospettive anche per il mercato del lavoro italiano.
Si prevede che le aziende italiane saranno sempre più propense ad investire nella formazione a distanza, in quanto, oltre a comportare minori costi nel lungo periodo, responsabilizza maggiormente il dipendente. Quest’ultimo potrà scegliere un percorso formativo più consono alle sue esigenze professionali con un’immediata ricaduta lavorativa di quanto appreso e potrà aggiornare il proprio curriculum, a seconda delle necessità e in base a modi e tempi da lui stabiliti, creando, così, un percorso individualizzato di apprendimento, che lo vede protagonista attivo in tale processo.